Sono storie di questi anni, STORIE di resistenza.

Resistenza alle razzie dei Pochi d’ogni spazio di esistenza e riflessione comune,
alle continue privazioni ed allo sfacelo degli insuccessi umani.

Resistenza ai canti di sirena del malaffare:
dalle rassicuranti nenie ipnotiche ai ritornelli accattivanti;
dai travolgenti ritmi di pistole e manganelli al suono atono dei tanti isolamenti.

Resistenza, ancora, alle pastoie di un presente sempre fine a se stesso e mai pago,
svuotato di qualsiasi ulteriore significato.

Ed infine, resistenza all’odio che non è pratico né poetico
e porta solo ad un tragico epilogo.

Quel mattino come questo


Così come sono
affondato nel pouf
dell'acre ignoranza, commentavo:
"Sei spacciata VIT(a)E MIA!".

Invece eccoti a nuova...
chiusa la stagione,
chiusa la parte che ti fece,
seppure principiante,
magistrale interprete
della fine!

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