Sono storie di questi anni, STORIE di resistenza.

Resistenza alle razzie dei Pochi d’ogni spazio di esistenza e riflessione comune,
alle continue privazioni ed allo sfacelo degli insuccessi umani.

Resistenza ai canti di sirena del malaffare:
dalle rassicuranti nenie ipnotiche ai ritornelli accattivanti;
dai travolgenti ritmi di pistole e manganelli al suono atono dei tanti isolamenti.

Resistenza, ancora, alle pastoie di un presente sempre fine a se stesso e mai pago,
svuotato di qualsiasi ulteriore significato.

Ed infine, resistenza all’odio che non è pratico né poetico
e porta solo ad un tragico epilogo.

TU, invece,



Figurina, volto diviso;
l'ingiusta e cruda luce del faro
lascia intendere poco.
E forse è
meglio così.

Intanto, il tuo sguardo,
dopo essere passato indifferente
sul tutto che (ahimè!) mi comprende,
ha scovato il suo opposto,
stranamente immoto,
oltre il fumo d'una tazza
colma, all'orlo, di ThE.

Nessun commento: