Sono storie di questi anni, STORIE di resistenza.

Resistenza alle razzie dei Pochi d’ogni spazio di esistenza e riflessione comune,
alle continue privazioni ed allo sfacelo degli insuccessi umani.

Resistenza ai canti di sirena del malaffare:
dalle rassicuranti nenie ipnotiche ai ritornelli accattivanti;
dai travolgenti ritmi di pistole e manganelli al suono atono dei tanti isolamenti.

Resistenza, ancora, alle pastoie di un presente sempre fine a se stesso e mai pago,
svuotato di qualsiasi ulteriore significato.

Ed infine, resistenza all’odio che non è pratico né poetico
e porta solo ad un tragico epilogo.

Mestiere antico



la mia prima tela è stato un muro, di casa abbandonata, ferrovia o statale, la mia prima pittura era di bomboletta. Poi, dopo un lungo periodo passato in aula/studio, conseguito l'attestato, anzichè inseguire il circuito dei circoli, ho ripreso la strada ammaliato dal richiamo della folla disomogenea e multiforme dove ogni incontro è possibile, dove è bello esibirsi, mettersi alla prova, ascoltare schiette, semplici parole senza perifrasi ed offrirsi come mezzo, figura anonima, maschera.
Questa sarà la decima stagione in cui praticherò l'antico mestiere di madonnaro, in cui vi starò tra i piedi, di intralcio al vostro cercare compulsivamente con lo sguardo oggetti, corpi da desiderare acquistare, possedere. La mia tela sarà il selciato e i miei colori spariranno presto. E forse qualcuno (difficile sia adulto) qualcuno che non abbia ancora dipinto in volto a tinte vivide il terrore, si troverà a godere delle forme prima che scolorino, senza nostalgia, senza mediare o rimandare con un clic.

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