Sono storie di questi anni, STORIE di resistenza.

Resistenza alle razzie dei Pochi d’ogni spazio di esistenza e riflessione comune,
alle continue privazioni ed allo sfacelo degli insuccessi umani.

Resistenza ai canti di sirena del malaffare:
dalle rassicuranti nenie ipnotiche ai ritornelli accattivanti;
dai travolgenti ritmi di pistole e manganelli al suono atono dei tanti isolamenti.

Resistenza, ancora, alle pastoie di un presente sempre fine a se stesso e mai pago,
svuotato di qualsiasi ulteriore significato.

Ed infine, resistenza all’odio che non è pratico né poetico
e porta solo ad un tragico epilogo.
Aiuta la poesia a valutare delle parole il peso, stabilirne il valore.
Marchiate a fuoco sul bianco della pagina, le lettere si dispongono ad ordinare un universo significativo, sensato.
Una poesia è frutto della fantasia ma, ancor prima, fu figlia del silenzio. Così, pur portando in seno, convulso e potente, il vociare d'avi, distilla, il poeta, poche gocce d'amore che, cadendo nel bacino della mente, non sanno far rumore se non come
bolla di sapone che scoppia.
Dunque: il peso,
il senso,
la fantasia,
la tradizione,
e silente, la melodia.

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