Marchiate a fuoco sul bianco della pagina, le lettere si dispongono ad ordinare un universo significativo, sensato.
Una poesia è frutto della fantasia ma, ancor prima, fu figlia del silenzio. Così, pur portando in seno, convulso e potente, il vociare d'avi, distilla, il poeta, poche gocce d'amore che, cadendo nel bacino della mente, non sanno far rumore se non come
bolla di sapone che scoppia.
Dunque: il peso,
il senso,
la fantasia,
la tradizione,
e silente, la melodia.
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